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Disturbo Autistico

Secondo recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, interessa un bambino ogni 100. Colpisce più i maschi che le femmine, con un rapporto di 4 a 1.

L’autismo può essere primario o associato ad anomalie genetiche (fenilchetonuria, sclerosi tuberosa) o cromosomiche (X-fragile), a malattie infettive prenatali (rosolia, citomegalovirus) o a traumi che colpiscono precocemente il sistema nervoso. In circa il 60% dei bambini autistici è presente anche un deficit cognitivo, che può essere di entità variabile. Nel 25-30% di soggetti con autismo si manifestano crisi epilettiche, soprattutto nei primi anni di vita o all’inizio dell’adolescenza.

Le persone con autismo infantile hanno uno sviluppo anomalo in tre ambiti:

  • Interazione sociale, con difficoltà nel relazionarsi con gli altri, nel capirne i bisogni e nel ricercare la condivisione di gioie, interessi o obiettivi. Chi soffre di autismo non sa interpretare il linguaggio “simbolico” fatto di gesti, espressioni e posture o capire l’ironia. Soprattutto nei soggetti più piccoli, c’è uno scarso interesse nel fare amicizia o giocare con altri bambini. L’immaginazione è spesso assente o comunque compromessa.

  • Comunicazione, con difficoltà nel parlare e nell’iniziare o sostenere una conversazione e deficit della comunicazione mediata da gesti. Chi soffre di autismo ha un linguaggio caratterizzato dalla ripetizione continua di frasi o parole sentite da altri e comprende in modo “letterale” i vocaboli, con difficoltà nel seguire il filo di un discorso. Nelle persone che sviluppano il linguaggio, questo può presentare anomalie nell’accento e nell’intonazione della voce, che possono essere inappropriati al contesto. Anche lo sviluppo della comprensione del linguaggio è spesso ritardato e l’individuo può avere difficoltà nel capire semplici domande o indicazioni.

  • Attività e interessi. La persona autistica preferisce svolgere attività solitarie e mostra spesso pochi interessi, molto ripetitivi, abitudinari o accompagnati da rituali specifici. Inoltre, può manifestare resistenza o malessere di fronte a cambiamenti, anche banali, della routine. In alcuni bambini può esservi un eccessivo attaccamento o interesse per determinati oggetti.

Le manifestazioni del disturbo variano a seconda del livello di sviluppo e dell’età del soggetto.

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM – IV-TR), per la diagnosi di autismo sono necessari almeno sei dei sintomi descritti per tre diverse aree (interazione sociale, comunicazione, comportamento), con almeno due sintomi nell’area delle interazioni sociali e almeno un sintomo nell’area del comportamento e uno in quella della comunicazione.

I sintomi descritti sono:

  • Compromissione dell’interazione sociale:

  • incapacità di utilizzare adeguatamente lo sguardo, la gestualità o la mimica per regolare l’interazione sociale;

  • incapacità di sviluppare rapporti con coetanei;

  • mancanza di reciprocità socio-emozionale (assenza di modulazione del comportamento in accordo al contesto sociale);

  • mancanza della ricerca spontanea di condivisione di interessi con altre persone.

  • Compromissione della comunicazione:

  • ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio verbale, senza tentativo di compensare con i gesti;

  • relativa incapacità di iniziare o sostenere una conversazione;

  • ripetizioni, nel linguaggio, di parole o frasi;

  • assenza di gioco, sia a livello di imitazione che di invenzione.

  • Compromissione del comportamento:

  • preoccupazione per uno o più interessi limitati a particolari oggetti che sono anomali nel contenuto e nell’obiettivo o per l’intensità dedicata;

  • adesione apparentemente irrefrenabile a pratiche o rituali specifici;

  • attività motorie ripetitive come il battere o il torcere le mani o le dita, o movimenti complessi di tutto il corpo;

  • preoccupazioni per parti di oggetti o elementi non funzionali dei giochi.