Circa il 10% dei bambini di 6 anni presenta enuresi notturna. In ogni prima classe elementare è quindi, probabilmente, presente un certo numero di bambini (in media 2 o 3) che, in gran segreto, e con una certa vergogna, bagna il letto.

Il bambino enuretico si vergogna, ad esempio, di andare ospite da amici, può avere una scarsa opinione di se stesso e delle sue capacità; così come gli altri possono avere una scarsa opinione della sua intelligenza e della sua maturità.

L'enuresi è, nel 90% dei casi, essenziale, non secondaria, cioè, a patologie organiche.

Nello stesso Journal of Urology si afferma come “le tecniche comportamentali sono più efficaci degli interventi medico-farmacologici nella terapia dell'enuresi essenziale”.

L'intervento comportamentale consiste in una fase di attenta osservazione e valutazione delle caratteristiche individuali del caso per poi approntare un programma specifico per ogni soggetto.

Il paziente verrà coinvolto il più possibile anche a livello della rilevazione dei dati iniziali e nel corso dell'intervento. Il nuovo apprendimento di maggiore autocontrollo si basa sul coinvolgimento attivo e diretto del paziente e del sistema familiare.